Assunti Teorici

Il Concetto Bobath è un approccio individualizzato alla neuroriabilitazione sul modello del problem-solving

  • Si basa sulle teorie contemporanee del controllo motorio, della plasticità neuro-muscolare* e dell’apprendimento motorio
  • Assume l’importanza della struttura degli effettori e delle regolarità biomeccaniche nell’organizzazione del controllo motorio
  • È un approccio inclusivo: considera gli effetti della patologia neurologica sull’intero corpo ed enfatizza come il controllo motorio di ciascun individuo sia influenzato dall’esperienza motoria pre e post-lesionale
  • Non è esclusivo, ma riconosce che terapie addizionali coerenti con il modello concettuale e con la letteratura scientifica possano essere incorporate selettivamente all’interno del progetto terapeutico per sviluppare il pieno potenziale del paziente
  • E’ restoring oriented: valuta e promuove il recupero massimale del comportamento motorio efficiente
  • Non è orientato sullo sviluppo di strategie compensatorie per l’indipendenza funzionale, pur riconoscendo i limiti imposti dal quadro clinico
  • La qualità del movimento costituisce una determinante nella misura dell’efficacia
  • L’obiettivo del trattamento è ottimizzare il recupero funzionale e minimizzare le limitazioni dell’attività e della partecipazione per promuovere l’autonomia e la qualità di vita del paziente con danno centrale
    In questo senso il Concetto Bobath è congruente al modello ICF

The Model of Bobath Clinical Practice (MBCP) – Un modello per illustrare la pratica clinica

La pratica clinica del Concetto Bobath si basa sull’assunzione che sensazione, azione, percezione, cognizione ed emozione siano interconnesse e interattive. L’intervento terapeutico è complesso, multidimensionale, riflessivo, modellato in base alla risposta del paziente.

Il controllo posturale* è l’organizzazione dell’orientamento, della stabilità e della mobilità di catene multicinetiche che permettono il raggiungimento, il mantenimento o il recupero del balance in ogni posizione o attività ed è alla base di ogni movimento finalizzato.

Il disordine del movimento è considerato come una limitazione alla variabilità dei patterns motori a disposizione degli individui neurologicamente integri. L’intervento terapeutico è un’abile, logica, analitica e individuale progressione verso l’attivazione di patterns efficienti al completamento del compito o dell’attività. La pratica del compito, la ripetizione e la velocità sono ulteriori potenziali strategie di intervento per sviluppare il potenziale di recupero sempre inteso come ottimizzazione del controllo posturale e del movimento selettivo.

La pratica clinica del Concetto Bobath riconosce la centralità dell’integrazione sensorimotoria nella performance.

Il Concetto Bobath riconosce nella facilitazione manuale (hanling skills) un elemento centrale dell’intervento terapeutico. La facilitazione* è un processo attivo di apprendimento sensorimotorio che nasce dall’interazione terapista-paziente. Include l’handling terapeutico, la struttura del contesto ambientale e l’uso appropriato di cues verbali al fine di rendere possibile e più efficiente la performance motoria

Il ragionamento clinico è un processo ciclico, centrale nell’interpretazione dei sintomi significativi e finalizzato alla diagnosi del movimento funzionale e alla identificazione del potenziale di recupero per l’elaborazione dell’ipotesi di lavoro

La (ri)-valutazione dell’efficienza del movimento in termini qualitativi e quantitativi è un processo critico riflessivo che conferma o disconferma l’ipotesi, rende più profonda la conoscenza del paziente e incrementa l’esperienza clinica del professionista.

Bibliografia:

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